Con l’affermarsi del web Claudio passa da intellettuale a internettuale.
Resosi conto della centralità dell’email, ha un’idea creattiva: cioè semplice, che raddoppia l’appetibilità e la ricordabilità dell’indirizzo di posta. Quest’idea gli permette di vendere i suoi nuovi indirizzi (s-mail), nonostante gli utenti siano abituati ad avere gratis gli indirizzi di posta.
La s-mail di Ciaravolo piace moltissimo negli USA, e attiva una sorta di passaparola senza parole: chi acquista una s-mail, naturalmente la usa, e i suoi corrispondenti telematici se ne accorgono, e la vogliono anche loro.
La procedura di assegnazione degli indirizzi è completamente automatizzata, perciò è per Claudio e per la società americana di cui è fondatore (la SMAIL corporation), quasi a costo zero: questo gli consente di vendere i suoi nuovi indirizzi a un prezzo molto basso, aumentando ancora più il loro tasso di penetrazione.
In seguito, sempre lavorando col web, Claudio parte da sé: dalle sue Arie, e decide di venderle sul web. Allestisce così un sito, www.souvenair.com, che contiene migliaia di località: l’utente sceglie la località che desidera, e gli verrà inviata una lattina “d’aria” con l’etichetta richiesta.
Anche in questo caso i costi per C sono limitati: ma sono comunque più elevati rispetto a quelli, modestissimi, necessari per erogare le smail. Qui ci sono comunque delle etichette da preparare, e delle lattine (vuote) da inviare.
Per rendere ancora più “virtuoso” – cioè più conveniente - il meccanismo, Claudio escogita un e-commerce ancora più virtuale, dove “virtuale” non vuol dire “sul web”, ma “finto”: quando l’utente, dopo aver scelto la località, è pronto all’acquisto, e clicca sull’icona del carrello, sul pc gli compare una scritta: “sei certo di voler comprare? Non spendere soldi: l’aria che vuoi fattela da te!”
A questo punto gli viene offerta una consulenza – gratuita - sulla maniera di ideare e confezionare un’etichetta: basta avere un computer, e una stampante.
E’ un’idea creattiva: un’idea ancora più virtuale dell’Aria di Napoli, che già non era niente, o di quelle successive come l’aria fritta o l’aria da fesso, ecc: qui non ci sono nemmeno un’etichetta e una lattina da spedire.
E’ insomma un’idea a costo zero, nel senso più pieno del termine.
Ma dov’è il vantaggio? Vada per il costo zero, e per la fatica zero: ma anche il guadagno sembra essere tale: cioè, zero.
E invece il guadagno (per Ciaravolo) c’è. Ed è pure cospicuo.
La cosa funziona così: la singolare falsa vendita di lattine d’aria scatena un grosso passaparola, telematico e non, centrato su www.souvenair.com.
In tanti, per curiosità, vanno a visitarlo; e quest’altissimo numero di visitatori non sfugge agli inserzionisti pubblicitari, che fanno a gara per inserire (a pagamento) un banner sul sito.
Nella vita bisogna saper trovare le parole giuste. Claudio, – da internettuale - trova quelle che secondo lui, hanno un futuro sul web, e le compra, registrandole a suo nome: in pieno far-web, è cominciata la corsa a loro. Attiva così un “wordshop”: un enorme super-e-mercato, che contiene tutte le parole che secondo Ciaravolo potranno diventare dei siti assai visitati.
Questa nuovissima iniziativa attirerà moltissimi compratori, i quali, acquisteranno a caro prezzo quelle parole che a lui sono costate pochi dollari.
Claudio rivende però solo le parole/tema straniere: quelle italiane (in .it) le tiene per sé, e le impiegerà per farci dei siti che diventeranno ipervisitati.
Quelli sulle leggende metropolitane li manterrà in oltre 20 lingue, in moltissimi paesi. Nonostante le incredibili e vantaggiosissime offerte, non cederà mai nemmeno il sito dio.it, perché chiunque con un di(t)o possa dare una mano…